Ci sono giorni in cui la tristezza bussa alla tua porta e tu non puoi fare finta di non essere in te.
Si che magari ci provi a non fare rumore, a toglierti le scarpe per non far sentire i passi mentre vai a vedere chi è, a trattenere il respiro, ma lei entra, entra lo stesso, entra comunque.
E mentre entra la senti.
Si fa spazio nello stomaco, ti ingombra tra il cuore e l'anima. L'aria diventa densa e i respiri sono pezzi di metallo da ingoiare giù. Le braccia pesano e occuparle in qualche modo fa fatica. La tristezza rende impegnativi anche gli abbracci. È lì che ti guarda e ti vuole nel letto, ti vuole ferma apatica e inchiodata, ti vuole con la mente occupata dalla solitudine che hai dentro.
Eccolo, il vuoto, lo senti echeggiare.
Tristezza si sposta e vuoto si gonfia, si danno il cambio, fanno il girotondo dentro e fuori te, tenendosi per mano, si divertono, LORO!
E la mente ti lascia e passa dalla parte del nemico obbligandoti pensieri che proprio non ti puoi permettere. E te lo domandi per quale cavolo di motivo le gambe ti portano nella "cameretta", ma non serve che arrivi una risposta, perché sei già li a terra a chiedere scusa a tuo figlio se non sai farlo arrivare, sei non puoi disegnare le pareti della sua camera e arredarla.
Ti scusi perché forse i nomi scelti non gli sono piaciuti (giuro l'ho pensato...follia portami via), gli chiedi scusa perché dentro di te si è spento, non è restato, non ha combattuto.
Allora forse non gli sei piaciuta
Allora forse non sei accogliente
Allora forse tu un figlio non riesci a tenerlo con te.
Oggi non gira
Oggi è tutto fermo
Oggi il cuore si contrae contro natura e pesa
Tasto off dove sei?
e quando c'è? gli piacerà il suo nome? uffa è colpa mia se è piccolo! è caduto xke' non l'ho guardato un nanosecondo! ...le domande ce le facciamo in continuazione, prima durante e dopo...ma ci aiutano...ci porgono la mano per tirarci su dal letto e vincere l'apatia...dai su, torna sull'altalena che ti spingo un po' :) amica A
RispondiEliminaHo fatto la doccia e messo lo smalto
EliminaVoglio esagerare! Metterò anche un bel tacco
Devo uscire devo uscire devo uscireeeee
Stasera vado a trovare Miss caipiroska alla fragola
Ah be!!!
E come una vecchia amica tu accoglila questa tristezza, falla accomodare sulla tua poltrona più comoda, offrile da bere quello che vuole, fatti raccontare una storia. Siediti al suo canto e ascoltala parlare, vivi delle sue immagini, regola il tuo respiro al ritmo del suo, dai al tuo cuore la velocità del battito che appartiene a lei. Quando ti chiederà di piangere fallo, quando ti chiederà di sospirare fallo, quando ti chiederà di far accomodare anche Elle con te, chiamalo, pregalo di raggiungerti nella "stanzetta" e fatti fare compagnia. Perché ogni tanto c'è bisogno che la nostra amica tristezza ci venga a trovare, che bisogno che ci pervada, che butti giù ogni difesa. C'è bisogno che con un respiro ci butti a terra più forte di quanto non farebbe un uragano. Perché poi da brava amica si alzerà e leverà il disturbo, saprà quando è il momento di andare. Ti ringrazierà del tempo passato insieme, supererà la soglia e si chiuderà la porta alle spalle, e a te dopo sembrerà che l'aria sia diventata più respirabile, il peso nello stomaco sarà più leggero, gli occhi ancora bagnati saranno più belli, il cuore più gonfio e il suo battito più forte e regolare. Passerà, nel frattempo ricordati, se alla tua destra è seduta lei, alla sinistra ci sono io a dividere con te anche il momento più buio.
RispondiEliminaTi come Toast
Mia Cara Toast,
RispondiEliminanoi abbiamo un appuntamento con il sole di maggio su un divano bianco...speriamo che non sia nel 2035!!! :)
Cara Mia Amy,
RispondiEliminaintanto compra il divano... che io organizzo il viaggio fino da te... non temere, ci saremo, tutti: io, tu ElleMarito, il sole, il divano e soprattutto il fagotto di gioia!
si ma porta anche Little Cruz :)
Elimina