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23-11-2013
IL GIORNO DEL TRANSFER

Ho puntato la sveglia alle 8, alle 6.50 sono già sveglia.
Nella mia mente schizofrenica sono stati i surgelini a svegliarmi, perché probabilmente a quell'ora era già stato avviato lo scongelamento.
Durante il viaggio mi assalgono mille emozioni, le lacrime scendono fuori controllo.
La sensazione che ho è quella di avere già dei figli,
in carne ed ossa, già nati, e avere il timore che qualcuno me li stia portando via.
Mentre cerco di spiegarlo a marito fatico a parlare senza piangere.
Mi ripeto che al transfer precedente non ero così, a luglio le mie emozioni erano completamente azzerate.
Partiamo con il diluvio, sull'autostrada ci sorpassa Noè con tutta la nave, ci sono tutti tutti...solo non si vedono i due liocorni.
Più ci avviciniamo al centro, più il sole si fa forza. Le ruote delle macchine schizzano acqua da tutte le parte e ad un certo punto c'è l'arcobaleno ovunque, sembra di stare in un'altra dimensione.
I miei occhi controllano l'ora ogni 10 minuti.

-"Marì, ormai mi avrebbero chiamato se non fossero sopravvissuti no?"

- "Non lo so"

-"Ma che dici siamo fuori pericolo ormai'?"

-"Non lo so"

-"E adesso?"

-"Non lo so"

-"E Adesso?"

Neanche Ciuchino su Shrek è stato così costante.


Arriviamo, ma prima di entrare in clinica ovviamente passo al bar a mangiare qualcosa...che va bene l'ansia, va bene l'emozione, va bene tutto, tranne lo stomaco vuoto.
Entro in clinica e piano piano mi dirigo alla reception (si chiama così??? io la chiamo così)

-"Sono Amy Lou"

-"Tenga, numero 14, la chiamiamo noi"

-"Marì, mi hanno dato il numero, che dici allora sono sopravvissuti no?"

-"Non lo so"

Poi ci chiamano:

 -"Numero 14?"

Mi alzo e mi cade la borsa, raccolgo la borsa mi cade il "libro delle analisi", raccolgo il libro mi cade la bottiglia dell'acqua, mi tremano le mani e finalmente Marito Elle si rianima:

-"Amy vai, ci penso io"

Amen

Ci fanno firmare e ci fanno pagare quattrocentodueeuro.

-"Marì, ci hanno fatto pagare, allora faccio il transfer, che dici?"

Lo abbiamo perso, Marito ormai non mi risponde più.

Sono al piano di sopra, in attesa, vescica piena e sorriso stampato.
Si alternano ansia-eccitazione-paura-gioia.
Sono folle senza possibilità di recupero.
Addio equilibrio, addio anni di auto analisi, addio autocontrollo, e tra un paio di minuti benvenuta incontinenza se non mi fanno entrare!

Vi risparmio tutto il teatrino perché la mia attesa per questo benedetto transfer è durata due ore infinite. Ma non sono le due ore e nemmeno l'ennesimo completo da puffo...è la vescica piena che rende tutto una tortura.

Trasferiti due embrioni su due. Sono sopravvissuti. Entrambi.

Non ci credo non mi pare vero.
Ripartiamo subito, alle 14:30 sono in macchina, alle 15 già dormo.
Alle 16:30 mi risveglio. Arrivo a casa verso le 17:30 e alle 18:30 gia dormo.
Mi sveglia marito per la puntura delle 20 e mi porta anche la cena...ma io alle 22:30...sì, già dormo.
E così fino a questa mattina alle 10:00...ma me dovrò preoccupà?!?!

Ieri ho dovuto fare 4 punture, ho le natiche talmente indolenzite che ho sognato Marito Elle intorno al mio letto insieme al suo amico tatuatore che approfittavano del mio sonno profondo e mi facevano un tatuaggio sul chiulo.
Mi sveglio (ma nel sogno, in realtà dormo ancora) con il sedere dolorante a causa del tatuaggio e mi ritrovo un arcobaleno che parte dalla chiappa destra e finisce sulla chiappa sinistra. Sotto l'arcobaleno (quindi vicino al mio 23, e per capire questa vi rimando a questo post ) c'è la mia data di nascita.
Speriamo che porta bene.


Qui è un 1pt decisamente tranquillo.
A domani