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venerdì 22 novembre 2013

Demone




Sento la chiave nella toppa, riconosco i passi lenti, impilati uno avanti all'altro. Mi figuro l'incedere pesante, come se fossi lì e vedessi.
Lo sento scendere le scale, tentenna solo un attimo, poi avanza.
Mio padre arriva all'ultimo gradino e mi guarda con occhi di vittoria.

-"Ti ho portato una neonata, e lì, sulle scale"

Mi alzo di scatto dal divano, mi affaccio oltre il muretto che divide il salone dalle scale e inorridisco.
A terra, sul freddo della pietra, c'è una neonata completamente nuda, un lenzuolino sotto la schiena che le copre appena i genitali, sembra un putto. Guardo con attenzione la pelle arrossata, la pancia, l'ombelico.
Inizio a gridare contro mio padre, ad inveire, ad insultarlo per aver messo una creatura così piccola sui gradini, nuda, al gelo.
Lui ride.
Mio padre è così, ride. Per lui tutto è un gioco, tutto è motivo di scherno, anche le tragedie. Mio padre ha carenze empatiche.
Mi stringo questa bimba contro il seno, dico a mia madre che va coperta, scaldata. Mi suggerisce di riempire una bottiglia di acqua bollente e mettergliela vicino, come si fa con i gatti.
Inizio ad urlare anche con lei:

-"ma sei pazza, i neonati hanno la pelle delicata, si ustiona!"

Mi risponde:

- "E va be"

Mia madre invece è così. Sminuisce, minimizza, abbatte. Ha paura che mostrando comprensione possa indebolire chi ha di fronte, quindi lo svilisce. Non ha mai capito che per essere forti bisogna credere in se stessi. Non ha mai capito che per credere in se stessi bisogna crescere nella fiducia di potercela fare, e non nella certezza di non farcela mai. Lei è convinta che così può evitarti il dolore della delusione, invece ti condanna alla perdita. Profezia che si autorealizza, ha un nome ed un cognome questo meccanismo.

Ho dei vestitini da neonata, me li hanno regalati alcune mie amiche già mamme, a cui non servivano più, quando ho iniziato a cercare un figlio. Anni fa.
Per un attimo sento un moto di gelosia salirmi dentro, perché quei vestiti sono per una mia futura figlia, non per quella bimba, arrivata non so per quale motivo, figlia di chissà chi.
Poi la premura azzera tutte le cazzate.
Tiro fuori i vestitini. La vesto, la scaldo, la faccio mangiare. Fa pipì, tantissima pipì.
La cambio, le metto la crema, la rivesto.
Sono in piedi davanti al camino acceso con questo fagotto tra le braccia avvolto in un plaid e vestito di ciniglia rosa.
Sono lì in un abbraccio che somiglia all'innamoramento, al torpore, al tutto.
La cullo, le accarezzo la schiena.
L'amore profuma.

Qualcuno suona il citofono. Non so chi va ad aprire, se mia madre o mio padre.
E' una donna bionda, sui 45 anni.

-"Prendo io la bambina, i neonati sono impegnativi, tu esci e vai a divertirti"

-"io L'ho vestita, cambiata, cullata, l'ho fatta mangiare e con me sta bene"

-"tu vai a divertirti, ci penso io"

Prende la mia bimba.

C'è la festa del paese, ci siamo tutti, è sera.
Siamo tutti in strada e balliamo fuori dai bar. Ridiamo, ridiamo, ridiamo.
Ai piedi ho le pantofole di yamamay.
Un mio amico, Aelle, mi guarda attentamente mentre si mette a ballare con me e mi dice:

-"hai appena partorito e non si vede per niente"

-"ma io non ho partorito"

Mi si ferma la mente sulla bambina, vado in ansia, in astinenza.
Voglio abbracciare la mia bambina ancora.

La festa continua in spiaggia, siamo ancora tutti insieme. Ci sono delle ragazze che conosco che rimorchiano dei pompieri, forse le piace lo stereotipo, non mi sembrano granché.
Una di queste ragazze trova un ciuccio sul tavolo e cerca il proprietario. Mi si blocca il cuore. Sono incastrata, inceppata, assorbita.
La bambina e niente altro.
Arriva un 'onda altissima, dobbiamo scappare tutti o moriremo lì.
Mi sveglio

Oggi ho avuto crisi di pianto, attacchi di panico, attimi di depressione. Ho fatto fatica a far entrare l' aria nei polmoni, come fosse di metallo.
Marito dice che è a causa del prontogest, ed io il prontogest lo odio!
E' un demone e fa di te ciò che vuole.
Sono nel vortice.
Ho paura che non sopravvivano
Ho paura delle beta negative
Ho paura di collezionare tentativi andati male

Ho bisogno di un libro che mi assorba completamente
Datemi dei titoli, vi prego!

10 commenti:

  1. Dunque vediamo. Se ti piace il genere giallo ti consiglio Zafon. L'ombra del vento o il Gioco dell'angelo. Se preferisci il romanzo storico non puoi proprio perderti La pergamena della seduzione. Io l'ho amato molto. E' su Giovanna la pazza. Di Gioconda Belli. Se sei un tipo riflessivo che non disdegna i mattoni Il giuoco delle perle di vetro di Hesse :)

    Tieni duro marita. Questa deve essere la fase peggiore. E tu ci nuoti dentro.

    Sai che il mio sogno ricorrente è proprio un'onda anomala? L'acqua richiama il legame mamma-figlio. E' un elemento primitivo, richiama il liquido amniotico.

    Io direi che sono bei sogni tutto sommato. Che siano anche premonitori e che 'sta salita finisca cin una bellissima neonata tra le tue braccia!

    Aspettiamo news.

    T'abbraccio forte

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    1. Marita marita
      Ohibò cosa mi dici
      Anche io sono perseguitata dall'acqua
      Già letto zafon
      Letto tutto di herman hesse
      Peccato sto Mc che ci separa

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  2. Se vuoi ti faccio un video tutorial ahaha

    Ammaniti se vuoi restare in casa, Amado se vuoi qualcosa di più romantico sud americano, Fante ma deve piacere, kawabata se ami come me le atmosfere di un Giappone antico, F.Scott Fitzgerald un classico Americano oppure Paul Theroux io lo ho letto per caso e mi é piaciuto molto...
    Ti abbraccio forte

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  3. Seguendo commenti di vari e disparati utenti, sono finita qui. Caso, caso puro.
    Questo post è complesso, freud ci avrebbe trovato novemila spunti di riflessione. Mw freud, ormai, non se lo calcolano nemmeno gli psichiatri.

    Sii forte. La forza di volontà è già un gran supporto, in un cammino così complesso.

    Con affetto. Astro

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    1. Benvenuta Astro, e che bello questo nick.
      Freud effettivamente sta in panchina da un pezzo.
      Io però continuo ad amarlo di nascosto.

      Spero di rivederti presto.
      Un abbraccio

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  4. mmhh...che ne dici di Dan Brown?" Il simbolo perduto" mi ha incollato gli occhi! :)
    amica A

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  5. Oh mamma mia, siamo in pieno loop vedo...certo che il freddo ci sta tutto, ma ora stai per scaldarli e covarli benino i tuoi pinguini yohoooo :-)
    Forza forza. Ho scoperto di recente David Sedaris, e' allegro e pungente, te lo consiglio come distrazione...
    (pure io comincio con Suprefact settimana prossima :-))

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    1. Oh! O_o
      Ma lo sai che la bimba a terra al freddo e gli embrioni congelati non li avevo collegati????
      Porca zozza!!!
      Brava Sfolly, brava brava.
      Illuminante
      Sentirai il suprefact che quarto d'ora di fattanza che ti regalerà ahahaha
      a me
      me piace ^_^

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